Simone de Beauvoir

Simone de Beauvoir: una donna oltre ogni tempo

Una grande scrittrice, una grande filosofa, una grande donna. Scopriamo cosa leggere di Simone de Beauvoir, una delle prime femministe della storia.

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Oggi è il 9 Gennaio 2018 e Simone de Beauvoir avrebbe compiuto 110 anni.

Donne come lei, morendo, lasciano solo il loro involucro terreno e, ahinoi, la capacità di scrivere e diffondere il proprio pensiero. Quello che ci ha lasciati in eredità, per fortuna nostra, è molto di più di ciò che abbiamo perso.

Filosofa, scrittrice, compagna (e mai moglie) di Jean-Paul Sartre e madre adottiva.

Fu una delle prime donne a teorizzare il femminismo e una delle prime ad occuparsi della società, della politica e della storia di paesi considerati parte del terzo mondo. La sua ombra illumina (l’ossimoro è ben voluto) i giorni nostri come noi.

Oggi ti racconto perché c’è molto da imparare da lei e perché leggere Simone de Beauvoir.

Perché leggere Simone de Beauvoir e cosa sapere su di lei

Con la fine dell’anno c’è un gran correre alla pubblicazione, soprattutto sui mensili e sui settimanali, delle liste delle persone che, nell’anno quasi al termine, hanno fatto la differenza.

Nel 2017 c’è stato un gran parlare di donne capaci di sollevare la testa e di denunciare eventuali violenze subite in un certo momento della loro carriera professionale e questo movimento si è fatto così tanto sentire da coinvolgere anche i red carpet di alcune manifestazioni del mondo dello spettacolo che, solo fino all’anno prima, erano tutte apparenza e lustrini.

C’è sempre una grande ricerca nel mondo contemporaneo di donne che siano un modello: per me lo è sempre stato Simone de Beauvoir.

Pensa che, nel quaderno con gli appunti della mia tesi, c’è una sua foto – la stessa che fa da copertina all’articolo – come ispirazione.

Non starò qui a raccontarti per filo e per segno la sua vita, perché ti toglierei il piacere della scoperta di una donna di così immensa presenza. Ti dirò solo un paio di cose, tanto da capire di chi stiamo parlando.

Simone de Beauvoir: la sua vita

Simone nacque in una famiglia della Parigi alto-borghese, una famiglia molto avanti sui tempi. Un nucleo di parentela che vedeva in lei qualcosa di più di una giovane donna volta a crearsi una famiglia.

Studiò al liceo e poi riuscì a entrare alla Scuola Normale di Filosofia a Parigi: era l’unica donna in quel periodo.

Girava per i giardini dell’università e tutti la guardavano come se fosse una creatura venuta da chissà quale pianeta.

Fu lì che conobbe Jean-Paul Sartre, filosofo esistenzialista, che divenne il suo grande amore. Uno di quegli amori che sono tutto tranne che dolcezza, uno di quegli amori pronti a segnarti la vita per sempre.

Sartre le negò, per convinzione filosofica, la possibilità di essere madre. Così lei adottò una figlia, Sylvie, che porta il suo cognome.

Last but not least, Simone de Beauvoir rimase legata tutta la vita a Jacques-Laurent Bost, suo amico d’infanzia: pensa che si scrissero tutta la vita e fu proprio la figlia di Simone a raccogliere le lettere e a farne un libro.

Volli talmente tanto quel libro, quando uscì, che andai a Parigi a prendermelo.

Io conobbi Simone de Beauvoir sui banchi di scuola e lì iniziò a incuriosirmi.

Avevo tantissime cose da leggere e da studiare che, per anni, non mi tornò in mente questo interesse appena nato fino al giorno in cui, dopo un esame all’università, entrai in una libreria di Padova e un libro cadde vicino ai miei piedi: era Il sangue degli altri, un romanzo che Simone de Beauvoir scrisse nel 1945 ricordando i tempi della Parigi occupata dai nazisti.

Malgrado la vicenda sia inventata e romanzata, c’è tutta Simone dentro quel libro. Lei, il suo tormento, la sua mente, la sua vita.

Perché Simone de Beauvoir è una eroina per i nostri tempi moderni?

Lei può essere definita come una icona femminista che trascende il tempo: è finita addirittura dentro una puntata dei Simpson proprio come uno degli idoli indiscussi di Lisa.

Simone de Beauvoir ha fatto scuola nel suo tempo per la libertà con cui viveva la sua vita e per la sua affermazione professionale femminile in un mondo di soli uomini.

Lei non era la donna intellettuale che apriva il proprio salotto a scrittori e filosofi: lei era la filosofia, lei era la protagonista al pari di gente come Sartre e Camus.

Fu una donna libera anche in amore, benché incatenata in modo indissolubile alla vita di Sartre.

Per lui, quando Sartre morì, scrisse La Cerimonia degli addii, un libro che ti consiglio di leggere quando ti senti forte e poco vulnerabile.

Cosa leggere per comprendere meglio Simone de Beauvoir?

Lei scrisse di tutto: dai romanzi, ai trattati filosofici, ai saggi per approdare, infine, ai testi autobiografici.

Il consiglio è di avvicinarsi a lei leggendo quanto segue, nell’ordine in cui te lo propongo.

Il sangue degli altri: inizia da un romanzo che, però, ha forti riferimenti autobiografici. Ti permetterà di entrare in punta di piedi nella sua vita.

Memorie di una ragazza per bene: è la sua prima autobiografia e copre gli anni della giovinezza, fino all’incontro con Sartre. Ti permetterà di capire il terreno su cui Simone de Beauvoir è cresciuta e ti racconterà la sua vita di studentessa a contatto con soli uomini. Un esempio per qualsiasi situazione professionale tu possa vivere oggi.

Una donna spezzata: si tratta di una serie di racconti pubblicati nel 1967, in cui Simone parla della figura femminile del suo tempo sotto diversi punti di vista. È duro e fa riflettere.

L’età forte: questo è il suo secondo testo autobiografico e racconta la Simone de Beauvoir adulta, compagna di un grande filosofo. Con tutti gli annessi e connessi del caso.

La cerimona degli addii: solo per menti e animi forti. Rapportarsi alla morte, anche se descritta da altri, non è mai facile, ma insegna.

Se, come me, ti senti di approfondire anche i suoi testi filosofici sulla condizione della donna, leggi “Il Secondo Sesso“. Si tratta di due tomi usciti nel 1949.

La loro straordinarietà sta nell’analisi delle diverse tipologie di donna. Potrebbe essere stato scritto qualche anno fa.

È, ovviamente, uno scritto da considerarsi come scientifico e tocca ambiti quali la psicologia, la sociologia e anche la biologia. Un amico, anni fa, fu così folle da regalarmi una edizione originale che, per me, vale come oro.

Non ringrazierò mai abbastanza la mia decisione di entrare in libreria quel giorno dopo l’esame e non ringrazierò mai abbastanza il destino che unisce libri e lettori. Io quel giorno incontrai una delle mie eroine più assolute. Spesso, te lo dico in tutta sincerità, ho sperato di diventare come lei.

Ecco perché oggi te la racconto. È il mio omaggio a una donna che tutti dovrebbero conoscere. È la fonte alla quale tutti dovrebbero attingere.

Buon compleanno Simone!

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