Vuoi imparare a preparare il Pink Mojito?
Un cocktail colorato che richiama il famoso mojito cubano. Un cocktail fresco e frizzante che ci evoca tante belle sensazioni. Che ne dici di preparare il Pink Mojito assieme?
Nell’articolo puoi trovare dei link di affiliazione per il quale il sito riceve piccole commissioni.
In questo modo contribuisci a mantenere aggiornato il sito e a continuare a leggere i nostri articoli.
A te non costa nulla… solo un click!
Per il mese di novembre ho deciso di parlare di diversi argomenti che si ricollegassero al colore rosa (se vuoi sapere perché l’ho spiegato in questo articolo).
Mentre sceglievo cosa scrivere, mi sono resa conto che su Pink Mojito non si era mai parlato del cocktail da cui prende il nome.
Perciò oggi ti parlerò di come preparare il Pink mojito, un cocktail che si prepara in pochissimo tempo.
Ideale come after dinner per accompagnare una serata tra amiche oppure per un happy hour “rinforzato”.
Preparare il Pink Mojito: ricetta e strumenti
Preparare un perfetto Pink Mojito non è così difficile come può sembrare.
L’importante è avere ingredienti di qualità elevata e seguire passo passo la procedura.
Cercando la ricetta del Pink Mojito ho potuto constatare che ne esistono alcune versioni, ma io ho preferito attenermi il più possibile a quella del Mojito aggiungendo la variante del rosa.
Preparare il Pink Mojito: ingredienti e ricetta
Per preparare un bicchiere di Pink Mojito hai bisogno di:
- 2 cucchiaini di zucchero di canna bianco
- 50 ml di rum bianco
- succo di mezzo lime fresco
- soda (o acqua frizzante)
- granatina
- ghiaccio
- 10 foglioline di menta fresca.
Questo cocktail non ha bisogno di strumenti. Ti serviranno solo un bicchiere e un cucchiaino dal manico lungo.
Vediamo ora come preparare il Pink Mojito.
Prendi un bicchiere alto e fallo raffreddare per bene. Di solito si usa un tumbler alto dalla forma cilindrica (o highball). L’altezza serve alla soda per sprigionare tutto il suo potere beverino.
Metti lo zucchero, il succo di lime spremuto con un premiagrumi e infine la soda. Aggiungi la menta e mescola per sciogliere lo zucchero.
L’ideale sarebbe strofinare le foglie di menta sulle pareti del bicchiere con un bar spoon, il cucchiaio a manico lungo.
Misura il rum con il jigger. Se non ce l’hai puoi usare una tazzina da caffè che più o meno contiene 50 ml di liquido. Versa il rum nel bicchiere.
A questo punto mescola di nuovo e successivamente aggiungi il ghiaccio fino all’orlo del bicchiere. Questo servirà a far sciogliere il ghiaccio lentamente.
Aggiungi un po’ di granatina per colorare la bevanda. Quanto basta per ottenere il colore rosa.
Versa ancora un po’ di soda e mescola con il bar spoon per richiamare lo zucchero verso l’alto.
Per preparare il tuo Pink Mojito scegli…
Preparare il Pink Mojito: consigli
È la menta la caratteristica principale del Mojito e di conseguenza del Pink mojito.
Infatti questi due cocktail appartengono alla famiglia dei julep, ovvero quei cocktail che hanno come ingrediente principale la menta fresca in foglie.
Ecco perché è necessario che la menta sia freschissima. Se riuscissi a staccarla dalla pianta poco prima di preparare il cocktail sarebbe il massimo.
Ricorda: gli ingredienti non vanno pestati (come spesso trovi indicato nelle ricette!), bensì miscelati.
La menta va strofinata leggermente sulle pareti del bicchiere, per far sì che le sue foglie emanino il loro aroma.
Pestarla vorrebbe dire liberare la clorofilla all’interno delle foglie, che ha un sapore amaro, con l’effetto di rovinare il tuo cocktail.
Se poi, anziché solo le foglie, usassi direttamente il rametto, sarebbe la soluzione migliore: il ramo è la parte più aromatica della pianta e, quando lo si spezza e lo si strofina, libera gli oli essenziali che daranno delle note profumate intense al tuo cocktail.
Per quanto riguarda la granatina, devi sapere che è uno sciroppo dolce e quindi fai attenzione a bilanciare bene gli zuccheri.
Potresti utilizzare il Martini rosé per preparare il tuo Pink Mojito, come ho trovato in diverse ricette presenti online. Puoi sostituirlo al rum se lo preferisci, ma secondo me cambierebbe totalmente il sapore che deve avere questo cocktail.
Prima di spremere il lime ricordati di massaggiarlo nelle mani. Questo scalda il frutto, che solitamente viene tenuto in frigo, e aumenta la quantità di succo che uscirà fuori spremendolo.
La storia del Mojito
Abbiamo visto come preparare il Pink Mojito, che è una variante del più famoso mojito, cocktail reso celebre grazie a Ernest Hemingway. Lo scrittore, che soggiornò a Cuba negli anni ’50, aveva l’abitudine di bere Mojito seduto alla Bodeguita del Medio.
Tuttavia il Mojito è nato negli anni ’30 ed è il simbolo di Cuba assieme al Daiquiri.
Il suo nome è legato a quello del noto corsaro Francis Drake. La leggenda vuole che sia stato proprio lui a inventarlo nel XVI secolo usando l’aguardiente, ovvero un rum non invecchiato, il lime, l’acqua, lo zucchero bianco e la hierbabuena (menta cubana).
Il Mojito come lo conosciamo noi oggi risale alla Seconda Guerra Mondiale, quando l’aguardiente venne sostituito con il rum classico.
Secondo alcuni il termine Mojito è legato al mojo, un condimento composto da aglio e agrumi. Secondo altri si ricollega alla tradizione vudù, in cui il termine mojo significa incantesimo.