tingersi capelli bianchi

Smettere di tingersi i capelli bianchi

Grigio è bello?

 

Capelli bianchi sì o no? Meglio con il colore o senza?

Sono domande comuni per le donne della mia età, alle prese con ricrescite rigogliose che impongono passaggi ravvicinati dal parrucchiere o sedute quindicinali in compagnia di tinture casalinghe. Un disastro, ecco!

Perché se a 20 anni i fili bianchi sono rari e se ci sono fanno trés chic, a 30 qualcuno lo metti in conto ma in qualche modo riesci a gestirlo e se a 40 hai fatto l’abbonamento fisso con il parrucchiere per la tinta mensile, a 50 anni inizi a chiederti se tutto questo sbatti abbia un senso e se non sia meglio scegliere, con un po’ di coraggio, di smettere di tingersi i capelli bianchi dando spazio al grigio naturale.

Una scelta che per molte donne è dettata da fattori di:

  • praticità. Hai idea di cosa significhi essere invitata a una cena o a un evento importante all’ultimo momento e non sapere a che santo votarsi perché hai rimandato il parrucchiere e ora hai una orribile linea bianca che ti attraversa la testa?;
  • economia. Il colore è uno dei servizi tecnici più costosi dei coiffeur e anche le tinte di qualità da fare a casa non è che siano poi così economiche;
  • filosofia. Portare con orgoglio una chioma sale e pepe è sinonimo di saggezza ed equilibrio raggiunto, nonché di accettazione della propria età anagrafica e del valore insito negli anni che passano.

E poi il grigio, come colore, è di moda, perfino giovani artiste, come ad esempio Pink, hanno scelto di andare contro l’età anagrafica e optare per un grigio platino luminoso. In via generale, almeno da un paio di anni, si assiste al fenomeno dei Granny Hair (capelli della nonna), ovvero capelli dai colori naturali che vengono decolorati fino a fargli assumere infinite sfumature di grigio. Già, perché di tonalità di capelli grigi ce n’è una infinità, dal classico sale e pepe al platino passando per l’argento e singole ciocche grigie.

capelli smokey hair
La signora della foto ha scelto di colorare i capelli in modo originale, aggiungendo anche qualche ciocca nera (la foto è stata scattata presso la parrucchiera Lucia Cercolani di Senigallia).

Se fino a qualche tempo fa solo poche donne sceglievano consapevolmente di convivere serenamente ed orgogliosamente con i propri capelli grigi, pian piano la percentuale cresce. Che poi, più che dell’invecchiamento vero e proprio, ciò che determina la ‘grigitudine’ dei capelli è la genetica: i ricercatori dello University College di Londra hanno eseguito uno studio in America Latina su 6.000 soggetti e hanno individuato il colpevole nel gene IRF4, deputato alla sintesi della melanina e quindi del colore (o non colore) dei capelli.

Se da un lato i capelli grigi liberano dalla schiavitù del colore, dall’altro richiedono maggiori cure per essere sempre piacevoli e non rischiare l’effetto Maga Magò dopo tre notti di insonnia. Essenziale è il taglio, che deve essere sempre in ordine e adatto alla forma del viso, così come la cura cosmetica: frequenti shampoo illuminanti eviteranno l’effetto grigio e abbondanti dosi di crema o balsamo li renderanno morbidi. Altrettanto importante, per chi sceglie il grey-style, è  l’abbigliamento: sì a colori audaci, fantasie allegre, tessuti preziosi, bijoux cattura attenzione e no assolutamente allo stile vecchia nonna con golfoni informi. Insomma, capelli grigi sì (o forse), sciatteria proprio no!

Smettere di tingersi i capelli bianchi è una scelta molto personale, ma oggi, grazie al grey-style, le donne possono anche dire basta alla tinta per capelli.

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