Essere donna… cosa significa?
Cosa vuol dire essere donna secondo me
Quando ho pensato all’argomento di questo articolo non credevo mi risultasse così difficile scriverlo. Pensavo soltanto fosse l’argomento migliore per iniziare a scrivere su Pink Mojito, un magazine scritto dalle donne e dedicato a tutte le donne. La donna è per questo magazine il punto focale e l’intento è quello di parlarne sotto ogni aspetto, da quello più frivolo a quello più intimo.
Diciamocelo, la donna è tante cose ed “essere donna” significa essere la sommatoria di tutte queste cose. Quindi spiegare cosa voglia dire “essere donna” non è poi così tanto semplice.
Parto dal fatto che odio tanto quando una donna viene identificata come moglie o come madre o come qualsiasi altra cosa. Una donna è una donna, prima di tutto il resto. Quante volte ho visto fare regali per la casa alle donne, come se nella casa ci vivesse solo la donna. Di certo è un po’ deprimente per una donna scartare un regalo e scoprire che contiene un vassoio o un set di bicchieri, perché mi sembra che il suo “essere donna” sia proprio messo da parte.
Molto spesso ho combattuto contro il fatto di essere donna, quasi da pensare di essere nata col sesso sbagliato. Sarà forse stata la troppa vicinanza con mio padre durante l’infanzia. Del resto nella mia famiglia siamo 3 donne e 1 uomo. Nessun figlio maschio ad aiutare mio padre nei lavori pesanti o nei lavori “da uomo”. Ed eccomi prendere un cacciavite in mano come se fosse un mestolo oppure spostare oggetti pesanti senza chiedere l’aiuto di nessuno. Non parliamo poi del fatto che mi trovo meglio tra gli uomini a parlare di politica, che in mezzo alle donne a parlare di ceretta.
Ho superato da qualche anno i 30 anni e posso affermare che solo ora mi sento una donna fino in fondo. Nessuno mi ha insegnato ad esserlo. Come nessuno ti insegna a fare la moglie o la mamma del resto. Lo capisci.
Ho una maggiore consapevolezza del mio “essere donna” in tutti i sensi. Che per caso sto diventando vecchia? Sarebbe meglio dire che sto maturando, giusto per darmi un tono, e affronto situazioni ben diverse da quelle che affrontavo a 20 anni, con una impostazione diversa (ma non troppo) frutto degli anni che passano.
Eleonora, però non hai ancora spiegato cosa voglia dire “essere donna”?
Sì, hai ragione, ma davvero hai bisogno che te lo spieghi io? Essere una donna è una sensazione mutevole. Lo si è fin dalla nascita, ma la risposta che ti darà una studentessa universitaria nel fiore della gioventù non sarà quella che potrà darti una donna che sta per diventare nonna. Certo, la risposta non sarà la stessa, però (perché c’è sempre un però) le due donne non si rendono conto di quanti punti le accomunino, seppure la differenza di età si noti palesemente.
Il primo punto in comune è la forza, perché essere donna vuol dire essere forti. La nostra forza non è costruita, bensì innata. Magari dobbiamo cercarla un po’ meglio scavando in noi stesse, ma noi con la forza ci nasciamo. Una forza di carattere e di animo. Soffermati un momento a pensare a decine di anni fa, quando le donne erano davvero quelle dedite alla casa e alla famiglia che vivevano all’ombra dei propri mariti. Altro che emancipazione!
Eppure prova a farti raccontare o fermati a ricordare come era la tua bisnonna. Ogni volta che mi parlano di donne vissute in epoche molto lontane dalla mia, ne viene sempre fuori un ritratto di donne con un carattere e una forza d’animo pazzesche. Donne sempre presenti, dure quanto bastava, amorevoli all’occorrenza, instancabili lavoratrici. Si occupavano quasi totalmente dei figli e della casa, mentre i mariti erano intenti solo a lavorare e in casa non c’erano quasi mai.
Un altro punto in comune è la capacità di sopportazione. Noi donne siamo capaci di sopportare in tutti i sensi. Se qualcuno ha voluto che fossimo noi a partorire, dico sempre, ci sarà un perché. Ce lo vedi un uomo a sopportare 9 mesi di sofferenze, dalle più piccole alle più grandi? Io per nulla! Men che meno ad affrontare un parto. Noi donne sopportiamo e molto spesso lo facciamo in silenzio, forse perché non ci rendiamo conto di sopportare. Poi rischiamo di trascinare avanti situazioni massacranti per non si sa quale motivo, ma questa è un’altra storia.
Sopportiamo dolori fisici e dolori mentali, sopportiamo una condizione sociale che ci pone sempre ad un livello inferiore rispetto a quello degli uomini, sopportiamo il fardello di casa e famiglia che ereditiamo solo per il fatto di essere donne, sopportiamo il sentirci addosso sempre un ruolo.
La forza e la capacità di sopportazione, secondo me, sono le due uniche cose che accomunano tutte le donne. Anche tu, che pensi di non essere abbastanza forte e di non riuscire a sopportare ciò che stai vivendo, le avrai di sicuro.
Per me “essere donna” significa questo e, in realtà, molto altro, ma credo che questi due elementi siano già sufficienti per differenziarci dagli uomini.
Per te, invece, cosa significa “essere donna”?
Che dire donna e delicatezza ! Dolcezza !determinatezza!le 3 d di essere donna!Che ne pensate….baci da donna luise
Ciao Luisa,
grazie di aver lasciato qui il tuo pensiero.
Essere donna vuol dire tante cose, anche quelle che hai scritto tu.
Torna presto a trovarci!
“Non parliamo poi del fatto che mi trovo meglio tra gli uomini a parlare di politica, che in mezzo alle donne a parlare di ceretta.”
Leggermente sessista questa parte. Non tutti gli uomini parlano di politica, non tutte le donne parlano di ceretta.
Ciao Anna,
ti ringrazio per aver espresso la tua opinione, ma hai un po’ travisato il senso della frase che non ha nulla a che vedere col sessismo.