Libri Da Portare Sotto Ombrellone

5 libri da portare sotto l’ombrellone

Sotto l’ombrellone cosa fare se non leggere?

 

Il mese scorso hai letto il mio articolo sulla Chick Lit e sicuramente starai pensando che i 5 libri che ti sto per consigliare riguardano romanzi rosa e o proprio il genere Chick lit.

E invece ti stupirò!

Non c’è scritto da nessuna parte che una ragazza di vent’anni debba per forza essere costretta a leggere e rileggere la saga di “I love shopping” sotto l’ombrellone. Di libri divertenti e scorrevoli ne è pieno il mondo e con questa piccola guida alla lettura estiva, se vorrai fidarti di me, ti farò scoprire un’alternativa interessante che potrebbe aiutarti in tutti quei momenti in cui sarai sotto l’ombrellone cercando qualcosa da fare.

Hai già scelto borsa, costume, ciabatte infradito e crema solare, ma ti manca il libro da portare con te sotto l’ombrellone.

Hai mai sentito parlare delle raccolte di racconti?

Come disse Andrea Coccia, nel suo articolo pubblicato su Linkiesta, ‘raccolta di racconti’ è una formula che in Italia non sembra più indicare un formato letterario, ma sembra essere diventata una formula magica del malocchio, il cui semplice suono terrorizza tutti.

Questo genere è sempre più bistrattato e relegato agli scaffali più bassi e polverosi delle librerie. Sembrerebbe proprio che le persone preferiscano qualsiasi altra forma di letteratura anziché dedicare il proprio tempo ai racconti.

Per la maggior parte dei lettori è così, ma non per me: apprezzo molto le raccolte di racconti e ne ho sempre una in borsa. Devo ammettere che avere a portata di mano una raccolta di racconti è molto utile, soprattutto nei tempi morti. Questa tipologia di libri mi permette di leggere e provare tutte le bellissime sensazioni e le incredibili emozioni che mi fanno vivere i grandi romanzi della letteratura (e quando dico grandi parlo proprio di GRANDI romanzi – non so se mi spiego) senza essere costretta a interrompere bruscamente la lettura, perché i racconti sono brevi e bastano pochi minuti per leggerne uno da cima a fondo. Se poi avanza altro tempo si può passare alla lettura del successivo.

Stesso discorso per la spiaggia. La giornata al mare dovrebbe essere quanto più rilassante possibile e riuscire a mantenere l’attenzione e la concentrazione può risultare difficile, soprattutto quando siamo distratte dal sole, dalle amiche che parlano, dalle grida dei bambini che giocano e dai bei ragazzi che passeggiano. Un attimo hai voglia di mangiare un gelato al bar, l’attimo dopo vuoi fare un tuffo in acqua e poi correre a giocare una partita a beach volley, ma nei ritagli di tempo e quando ti rilassi sul lettino, invece di giocare a Candy Crash o stare su Instagram, perché non leggere un buon racconto?

Sono pronta a salvarti dall’imbarazzo della scelta e sono qui per condividere con te i titoli delle 5 raccolte di racconti più belle che mi è capitato di leggere negli ultimi 5 anni e che dovresti portare con te sotto l’ombrellone.

“Ci sono sorrisi…” di Ring Lardner

Lardner è uno scrittore più o meno sconosciuto in Italia, ma è lo scrittore preferito di Holden Caufield, celebre personaggio creato dalla penna di JD Salinger. Lardner è un grande maestro della short story, fu giornalista e commentatore sportivo, capostipite di un nuovo genere letterario che fa del minimalismo il suo caposaldo.

“Ci sono sorrisi” è una raccolta di racconti in cui gli scambi tra i personaggi sono numerosi e il ritmo narrativo è vivace. Praticamente leggere un racconto di Lardner è come guardare un episodio di una bella serie tv su Netflix. Una scrittura vera, per niente arzigogolata, molto lineare, che ritrae i ruggenti anni venti sottolineandone pregi e difetti sociali.

Lo stile è ironico e l’arguzia dell’autore contribuiscono a far divertire il lettore. Ricordo di aver letto questo volume in un tempo brevissimo. Da leggere in spiaggia quando si partecipa ai tornei di beach volley, di bocce, di biliardino, perché tra una partita e l’altra potrete riprendere e fiato e energie grazie alla lettura di uno di questi racconti.

“I giovani” di JD Salinger

Questo libricino è una raccolta di 3 racconti pubblicati nel periodo in cui Salinger voleva a tutti i costi diventare uno scrittore affermato. Benché sia evidente il talento che lo contraddistingue, i racconti hanno in sé qualcosa di incompiuto che lascia nel lettore quella sensazione che si prova quando partecipiamo a una cena in un ristorante pluristellato.

Cosa succede? Non lo so perché non ho mai avuto l’onore di cenare in un ristorante stellato, ma mi sono immaginata che ognuna delle tre (o più) portate potrebbe essere sorprendente, buonissima e mai assaporata; ma è sempre troppo poco. Rimane in bocca il sapore dell’assenza che ti fa pensare “ne vorrei ancora un po’”. Con questi racconti è lo stesso: ti siedi sulla sdraio a leggere; sfogli velocemente le pagine perché ti scorrono tra le mani scivolando come solo la scrittura onesta sa scivolare; a un certo punto riesci ad immedesimarti nella situazione e ti sembra quasi di vivere ciò che stanno vivendo i personaggi; sfogli, sfogli e arrivi al finale, ma il finale arriva troppo presto. Vorresti scoprire ancora tante cose, ma non può perché è già tutto finito. Ti rimane solo quell’assenza, ma se apprezzi la scrittura l’unica cosa che puoi fare è pescare dalla libreria e leggere altro dell’autore, per saziarti un po’.

Da leggere preferibilmente la domenica quando sei a pranzo al mare, tra una portata e l’altra puoi assaporare un racconto del vecchio JD… il libro è così piccolo che puoi nasconderlo sotto il tavolo, riuscirai a non farti vedere dagli altri senza problemi e potrai leggerlo tutto d’un fiato.

“New York Stories” di Paolo Cognetti

A differenza degli altri libri che dovrai assolutamente portare sotto l’ombrellone, questa è un’antologia di racconti selezionati da Paolo Cognetti. 22 autori, ognuno con la propria storia, ogni personaggio con la propria compagnia, che sia l’alcool, un gatto, il vicino o la donna perfetta, come suggeriscono dal blog La campana di Vetro.

368 pagine per raccontare New York. Gli anni ruggenti, La grande migrazione, I love New York, L’età ribelle e Luminosa decadenza sono le 5 sezioni in cui è suddiviso il libro e New York è il leit Motiv di questo interessante progetto.

Da leggere preferibilmente sul lettino in spiaggia, quando il cielo è nuvoloso. Sarai così presa dalle mille luci di New York che ti dimenticherai del brutto tempo in un battibaleno.

“Vuoi star zitta, per favore?” di Raymond Carver

Carver è il maestro del racconto in medias res. In ogni suo racconto assistiamo a uno spaccato di vita quotidiana: sembra quasi di svegliarsi improvvisamente nella vita di qualcun altro e di partecipare alla esistenza di persone che combattono tremende battaglie quotidiane, come alcol, sigarette, tradimenti, lavoro precario, vita monotona e cuori infranti.

Carver racconta l’America del suo tempo e della sua generazione. Tutti i suoi personaggi hanno in comune la consapevolezza di vivere una esistenza molto difficile, che talvolta fa sembrare impossibile qualsiasi opportunità di sopravvivenza.

Nei racconti c’è sempre un’ombra di ostilità e inquietudine, qualcosa di difficile da decifrare e comprendere, che genera tensione e un forte senso di minaccia. Inoltre i racconti di Carver sono caratterizzati dall’uso economico delle parole e delle descrizioni superficiali – che vengono evitate totalmente.

Da leggere preferibilmente prima di un bell’aperitivo sul lungomare: sorseggiare un mojito (meglio se pink) sulla spiaggia in compagnia di Carver non potrà che farti bene.

“Tipi non comuni” di Tom Hanks

Tom Hanks colleziona da anni macchine da scrivere di ogni marca e tipologia. Da sempre è appassionato lettore, ma per la prima volta nel 2015 si è cimentato nella scrittura. L’esordio è stato con il racconto “Alan Bean più quattro” che è una storia su quattro amici che decidono di andare sulla luna e quindi, senza la benché minima competenza, costruiscono un razzo spaziale e partono.

Hanks invia il racconto a Steve Martin; a Steve Martin piace così tanto che decide di farlo leggere al suo agente; al suo agente piace così tanto che lo fa leggere a un tizio del New Yorker e il tizio del New Yorker lo pubblica. Poco dopo Hanks riceve una telefonata dalla Penguin Random House, il tizio al telefono gli fa i complimenti per il racconto e gli dice che vorrebbe farne una raccolta, qualora ne avesse altri.

Tom Hanks non ha ancora scritto altri racconti, ma inizia a farlo e lo fa in ogni momento libero sul set, durante i tour promozionali dei suoi film, tra un film e l’altro, fino a quando decide di dedicare del tempo alla scrittura, dalle 9 alle 13 tutti i giorni. I racconti sono ben strutturati e i personaggi ben caratterizzati; la scrittura è di un livello molto buono, c’è una giusta dose di nostalgia e una grande quantità di amore. Da leggere preferibilmente al mattino presto, se ti capita di arrivare in spiaggia quando ancora ci sono poche persone e molto silenzio, questo libro ti farà iniziare la giornata con il piede giusto.

Questi 5 libri sono tra le più belle raccolte di racconti che ho avuto la fortuna di leggere negli ultimi 5 anni e che ti consiglio di inserire nella lista dei libri da portare sotto l’ombrellone. Se cerchi altri racconti e le loro recensioni, puoi andare sul mio blog.

Fammi sapere cosa ne pensi e, soprattutto, lascia un commento se la tattica “porta in borsa una raccolta di racconti” funziona anche per te.

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