Elezioni Politiche Come Si Vota

Come si vota alle elezioni politiche?

Guida pratica per sapere come votare alle elezioni

 

Le elezioni politiche del 4 marzo sono dietro l’angolo e dobbiamo arrivarci preparate se non vogliamo commettere errori. Sbagliare è facile per chi ha già votato una volta ed era abituata ad un sistema di votazione diverso, ma soprattutto per chi non ha mai votato e non sa come funziona.

Dopo l’articolo pubblicato ieri sul sistema elettorale italiano spiegato in modo semplice ho deciso di creare una guida pratica per sapere come si vota e cosa devi fare e non fare quando sarai in cabina elettorale nei prossimi giorni.

Partiamo subito con capire perché si vota alle elezioni politiche, chi vota, cosa serve per votare, dove e quando si vota.

1. Perché si vota?

Quando il Parlamento termina la sua legislatura (5 anni) o quando le Camere (Camera dei Deputati e Senato della Repubblica) vengono sciolte, sono indette le elezioni politiche. Queste elezioni servono a nominare i rappresentanti che andranno a comporre il Parlamento.

2. Chi può votare?

Possono votare tutti i cittadini italiani che abbiano compiuto i 18 anni di età. I maggiorenni votano, però, solo per la Camera, mentre i maggiori di 25 anni votano per la Camera e per il Senato. Per chi si trova all’estero c’è una procedura particolare da seguire per poter esprimere il proprio voto.

3. Cosa serve per votare?

Quando andrai al seggio dovrai portare la tua tessera elettorale e un documento d’identità.

I documenti di identità validi sono i seguenti:

  • la carta d’identità o altro documento rilasciato dalla pubblica amministrazione;
  • tessera di riconoscimento dell’Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia, se convalidata da un Comando militare;
  • tessera di un ordine professionale.

Tutti questi documenti devono essere muniti di fotografia per essere ritenuti validi ai fini del riconoscimento. Se la carta d’identità (o qualsiasi altro documento) è scaduto lo puoi usare ugualmente.

4. Dove si vota?

Per sapere dove dovrai votare devi leggere la tua tessera elettorale, sulla quale viene indicata la sezione di riferimento della tua zona di residenza. Sulla tessera sono riportati numero della sezione e indirizzo.

In genere vengono utilizzate le scuole pubbliche come luoghi dove votare. In base alla zona e a quanti elettori essa comprende, in ogni scuola troverai una o più sezioni.

5. Quando si vota?

Le prossime elezioni politiche si terranno domenica 4 marzo 2018 dalle ore 7.00 alle ore 23.00.

Come si vota alle elezioni politiche 2018

Ora vediamo nel dettaglio come si voterà alle prossime elezioni politiche.

Quando sarà il tuo turno, dovrai consegnare la tessera elettorale e il documento d’identità al Presidente della sezione, che leggerà il tuo nome ad alta voce per fare in modo che gli scrutatori trovino il tuo nome in elenco. Lo scrutatore che ha il tuo nome in elenco prende il documento e ne trascrive il numero sull’elenco.

A questo punto se una delle cabine è libera, il Presidente ti consegna le schede elettorali aperte e una matitacopiativa, indicandoti la cabina dove poter votare. Quando avrai terminato, dovrai riconsegnare la matita e uno scrutatore segnerà che hai votato.

Nelle elezioni politiche 2018 è stato introdotto un elemento in più: il tagliando antifrode (lo vedremo più avanti). Terminato il controllo del tagliando, potrai inserire le schede nelle urne. Attenzione a mettere ogni singola scheda nella giusta urna. A questo punto il Presidente dirà “(nome cognome) ha votato”.

Le schede elettorali

Le schede saranno 2: una rosa per la Camera dei Deputati e una gialla per il Senato della Repubblica. Riceverai entrambe le schede solo se hai più di 25 anni. Sulle schede troverai spiegato brevemente come votare, io te lo spiego invece con qualche parola in più.

Prima di procedere, però, ti consiglio di leggere l’articolo su come funziona il sistema elettorale italiano approvato a novembre 2017.

All’interno della scheda troverai dei riquadri. Ogni riquadro riporterà in alto il nome del candidato del collegio uninominale scritto più in grande rispetto al resto. Sotto questo nome sono riportati il simbolo del partito per cui la persona si candida o i simboli dei partiti che formano la coalizione che sostengono il candidato. Accanto al simbolo del partito la lista dei candidati del collegio plurinominale.

Come apporre un voto valido?

Il voto è valido quando:

  • tracci un segno su un nome e cognome del candidato al collegio uninominale;
  • tracci un segno su un simbolo;
  • tracci un segno su un nome e cognome e sul simbolo o su uno dei simboli riportati sotto di esso.

È importante ricordarsi questa cosa per attribuire il voto nella giusta maniera.

Per capire meglio ti farò un esempio con me candidata nel collegio uninominale per una coalizione di partiti, tra cui “Pink Mojito per tutti”.

Se vuoi votare solo me dovrai mettere un segno (una barra, una croce…) sul mio nome e cognome, Eleonora Tramonti. Il voto che mi dai viene distribuito tra le liste che mi sostengono, ovvero quelle indicate dai simboli sotto il mio nome.

Puoi decidere di votare solo la lista “Pink Mojito per tutti”, che fa parte della coalizione che mi sostiene. Ti basterà tracciare un segno sul simbolo. Indirettamente darai la preferenza a me, che sono sostenuta da quel partito per il collegio uninominale.

Infine puoi scegliere di dare un voto a me e un voto ad una lista specifica: dovrai tracciare un segno su “Eleonora Tramonti” e un altro sulla lista “Pink Mojito per tutti”.

Ricapitolando il candidato e le liste sono collegate tra loro, quindi o scegli una delle due opzioni oppure dai il voto a un’altra lista o un altro candidato.

Cosa bisogna sapere ancora?

Altri segni sulla scheda, oltre a quelli citati sopra, non sono previsti. Nemmeno per sbaglio. Quindi attenzione a maneggiare la matita che ti verrà data. Ricorda che non si può esprimere una preferenza per uno dei candidati elencati nella lista. Non si può nemmeno scegliere un candidato di un riquadro e una lista di un altro riquadro (voto disgiunto). La scheda sarà annullata e il voto invalidato.

E se lasci la scheda bianca? È l’unico modo per esprimere il “non voto”. Tuttavia la scheda è valida, quindi confluisce nel numero totale dei votanti effettivi, ovvero il numero sul quale vengono conteggiate le percentuali dei voti ottenute dalle liste.

Le elezioni politiche non prevedono un quorum, cioè un numero minimo di elettori per essere valide. Ecco perché è necessario esprimere un proprio voto: se andassero a votare in 100, sarebbero quei 100 a decidere per tutti gli Italiani.

Da quest’anno le schede elettorali hanno un tagliando antifrode con un numero univoco. Tale numero verrà segnato dagli scrutatori prima che ti venga consegnata la scheda. Quando uscirai dalla cabina, lo scrutatore dovrà controllare che il numero sulla scheda corrisponda a quello segnato. Se tutto è a posto, il tagliando verrà rimosso per garantire che la tua scheda sia anonima e non tracciabile. A questo punto puoi inserire la scheda nell’urna. Questa procedura serve a garantire che la scheda consegnata dall’elettore non provenga dall’esterno già con il voto.

 

Hai ancora domande su come si vota alle elezioni politiche? Scrivile nei commenti.

Buon voto!

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