Tea for dummies: come preparare la perfetta tazza di tè
Una guida facile e veloce per il tuo tè
E che ci vuole a prepararsi una tazza di tè? Mi dirai. Beh, non è così semplice come sembra. Se vuoi preparare la perfetta tazza di tè devi seguire alcune piccole indicazioni. Niente di difficile, per carità. Ti spiego tutto in questo post.
Quanti grammi di tè per una tazza?
La domanda sembra banale, ma non lo è. Quanti grammi di tè ci vogliono per una tazza? La risposta non è in grammi, ma in cucchiaini. Sì, la regola aurea della perfetta tazza di tè prevede un cucchiaino di tè per tazza più uno per la teiera. Indicativamente, se proprio vuoi i grammi, ci aggiriamo sui 2 g a cucchiaino, ma fai attenzione: le foglie di tè nero arrotolate sono molto più “pesanti” delle foglie di tè bianco, che invece sono più impalpabili. Il mio consiglio è di fare qualche tentativo: la perfetta tazza di tè infatti è il risultato dell’equilibrio tra quantitativo di tè e tempo di infusione, ma su quest’aspetto torniamo più avanti.

Come fare il tè senza bustine?
Il té in bustina è una grande comodità, una grande invenzione. Come tutte le grandi invenzioni nacque per scopi militari, o meglio per rifornire l’esercito statunitense e inglese durante la II Guerra Mondiale: i soldati potevano così farsi la loro quotidiana tazza di tè senza dover rimpiangere il teatime di casa. Inevitabilmente questa invenzione comodissima ebbe un enorme successo nel dopoguerra, in Italia come altrove. Il tè in bustina, però, tranne che in alcuni rari casi che si stanno lanciando sul mercato negli ultimi anni, non è mai un tè di grande qualità.
Il tè delle bustine è un tè ridotto in polvere, ovvero la cui foglia è stata talmente frantumata da aver perso quasi ogni proprietà. Il profumo che ha, soprattutto nei tè aromatizzati, infatti, non è una proprietà del tè in sé, quanto degli aromatizzanti che vengono applicati. Tè alla pesca? Ai frutti rossi? Al caramello? Sono solo aromatizzanti e nient’altro. Può piacere, ma certo non è il modo per ottenere la perfetta tazza di tè.
Come si prepara il tè in foglie?
Il tè in foglie, o tè sfuso, per essere preparato ha bisogno semplicemente di uno strumento: il colino/infusore per il tè. Si tratta di uno strumento semplice: un ovetto di metallo con una serie di piccoli buchini.

Il tè è inserito al suo interno e dai buchini passa l’acqua nella quale il tè rilascia il suo aroma e profumo. L’ovetto, in realtà, può assumere tantissime forme e dimensioni, a seconda della fantasia del produttore. Nei negozi di merchandising spinto hai visto senz’altro l’infusore a forma di sottomarino, quello a forma di pescecane che galleggia e altri di varia natura e forma. Volendo si possono anche collezionare… no, tranquilla, non li colleziono. Forse.
Quante bustine di tè ci vogliono per 1 litro d’acqua?
Ho cercato di convincerti che il tè in bustina non è il massimo e tu insisti? E va bene, vedrò di risponderti. Per le bustine di tè, il cui quantitativo viaggia sui 2 g, più che fare il conto sul litro d’acqua occorre fare il conto sulle tazze che si intendono riempire. Di nuovo, come per il tè sfuso, vige la regola: una bustina per tazza, più una per la teiera/bollitore. In ogni caso la differenza la fa il tempo di infusione.
Cosa succede se lascio il tè troppo in infusione?
Eccoci al dunque. Come dicevo sopra, la perfetta tazza di té è il risultato dell’equilibrio tra quantitativo di tè e tempo di infusione. Posso avere il tè più potente del mondo, ma se lo infondo per troppo poco tempo non saprà di niente. Al contrario, anche il tè più delicato, se lasciato troppo in infusione, darà vita ad una bevanda imbevibile.
Il consiglio? Vai per tentativi, seguendo innanzitutto le indicazioni fornite da chi ti vende il tè e in secondo luogo adattandole al tuo gusto personale. In linea generale si parla di 2/3 minuti per i tè neri e di 5 minuti per i tè verdi e bianchi, ma le casistiche variano di tè in tè ed è difficile su due piedi dare le giuste indicazioni.

Cosa succede se un tè resta troppo in infusione? In realtà non succede niente, semplicemente il tè rischia di diventare più amaro o più forte, a seconda se verde o nero, e rischia di “allappare” ovvero di rendere acida la bocca. Occorre fare un po’ di attenzione: non lasceresti mai il caffè a bollire nella moka, no? E allora puoi prestare attenzione a non dimenticarti del tè lasciato in infusione.
Visto? Poche semplici regolette possono fare la differenza tra una tazza d’acqua calda sporca e la perfetta tazza di tè. Ci vuole un minimo di attenzione e di costanza, ma il risultato è garantito e alla fine avrai fatto una bellissima figura.
archeologa, archeoblogger, travelblogger, teablogger: blogger seriale con un grande amore per la scrittura, anche di narrativa. Dopo 9 anni a Firenze, oggi vivo e lavoro a Ostia antica, ma porto sempre con me Genova e il Ponente Ligure nel cuore. Se volete impressionarmi offritemi una tazza di té!