Come stare bene interiormente

La donna e la ricerca dello stare bene

Come sentirsi bene interiormente e raggiungere un equilibrio

 

A quante di noi donne capita di avere un calo emotivo, psicologico, accentuato da stanchezza, apatia, voglia di stare sul divano tutto il fine settimana con uno stato emozionale pessimo?

È come se l’energia venisse meno, sia fisicamente che psicologicamente. Sicuramente qualcosa nell’inconscio è accaduto e con l’inconscio ci parliamo, impostiamo con esso un dialogo, bussiamo alla sua porticina e gli chiediamo sospirando per una giornata intera, cosa ho? Perché sto così giù?

A questo punto forse arriveranno tante risposte perché in fondo le abbiamo dentro, spesso funziona così,  quando la lampadina si accende automaticamente reagiamo allo sbalzo emozionale e direi anche ormonale. Molte di noi riescono a reagire, ma molte altre no.

Il rimedio è spogliarsi della sindrome di Bridget Jones e indossare i panni del proprio lato migliore. Ognuna di noi ha un lato reattivo, ricco di forza, bisogna solo averne la consapevolezza.

Sì, perché la donna in questo senso è spettacolare. È creatura assolutamente eccezionale nel sotterrarsi per poi rialzarsi con forza. Certo, c’è tutta una fase di riflessione e di ricerca dei motivi per cui si ha un preciso stato d’animo, ma poi raggiunge quello stato di benessere e gratificazione ricercati.

A riguardo negli ultimi anni mi pare di scorgere una interessante evoluzione dovuta sicuramente al progresso della società: la donna è sempre più alla ricerca dello stare bene. Vuole sentirsi sana, appagata fisicamente e psicologicamente, vuole raggiungere una pace interiore.

Centri benessere, trattamenti, terapie olistiche, cura del corpo, l’uscita con le amiche, la serata con il proprio partner, il tutto per raggiungere un momento di sollievo dalle sofferenze fisiche ed emotive, perché la donna ha voglia di sorridere al mondo, ha voglia di godere della vita, ha voglia di stare in pace con sé stessa. Insomma un pensiero profondo che è strettamente legato alla componente emozionale.

C’è un pensiero di Buddha che recita così: “Gli elementi della realtà hanno la mente come principio, hanno la mente come elemento essenziale e sono costituiti di mente. Chi parli oppure operi con mente corrotta, lui segue la sventura come la ruota segue il piede dell’animale che tira il carro”.

Quindi il benessere ricercato in realtà è principalmente frutto di una impostazione mentale. Questo concetto è stato in parte compreso dall’umanità e dalla donna in modo particolare. Lei, infatti, punta molto su elementi come autonomia, autostima, relazioni positive, crescita personale, obiettivi di vita, fruizione totale del tempo libero, ottimismo.

La donna si ritaglia uno status mentale che porta dritto ad un unico obiettivo e risultato: fare le cose per sé stessa e per sentirsi più appagata possibile.

La ricerca dello stare bene, in quest’era contemporanea, è vista come un auto-educazione a valorizzare e rafforzare il proprio benessere da un punto di vista emotivo e comportamentale. Quindi questa figura di donna sorride perché le sorrida la vita, ama perché si colmi d’amore, lavora perché si senta soddisfatta, si ferma prendendosi le sue pause perché sa che la sua mente e il suo corpo devono nutrirsi di bellezza e di benessere.

Quindi io donna lavoro tutti i giorni, ma terminato il lavoro colmo i miei spazi liberi con le giuste attività ricreative che più amo, come yoga, pilates, contatto con gli amici positivi, viaggi rilassanti che mi permettano di staccare la spina dall’affannosa routine o semplicemente qualche ora di lettura sul divano.

La donna ha bisogno di dedicarsi del tempo, necessita di spazi preziosi per rigenerarsi e riprendersi in mano le cose che ama di più.

Questa è una epoca bizzarra, forse troppo esigente nei confronti di tutti, al punto di renderci automi inconsapevoli, ma ad un certo punto non reggiamo più il carico di lavoro, casa, corse al tram, i chili di troppo, stress quotidiano, ecc.

In tal caso è importante che la donna affronti tutto ciò come meglio sa fare. Deve ricordarsi che è forte, è la roccia sulla quale si fonda la creazione; le è data la responsabilità maggiore di tutto, è il destino di noi donne, ma è giusto che lei riprenda la salita, reagisca perché possa auto-educarsi al raggiungimento dello stare bene.

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